Ho preparato la ricetta della trota al pomodoro grazie alla trota iridea salmonata gentilmente offertami dai vicini di casa, appassionati di pesca (sono fortunata, eh?).
L’idea mi è stata suggerita da un libro davvero molto bello, sia esteticamente, vista la copertina in oro brillante, che internamente, con argomenti che spaziano dalla storia della terra del Prosecco fino ad arrivare agli abbinamenti consigliati per gustare questa eccellenza della nostra bella Italia.
Questo libro parla del rispetto per la terra, della conoscenza delle materie prime, dell’attenzione verso i piatti della cucina povera rivalutati ed esaltati per offrire ai nostri palati sapori genuini e ricchi di gusto, oltre a raccontare storie tramandate e curiosità locali per rendere omaggio alle genti del Prosecco, abitanti di luoghi impervi e difficili, a cui “bastava una stretta di mano per rendere ogni commessa un contratto indissolubile“, una frase che mi ha ricordato i racconti di papà, quando parlava dei nonni e che mi ha aperto il cuore.
Il territorio del Prosecco, sia DOCG che DOC, abbraccia tutto il trevigiano, un luogo ricco non solo di vigneti ma anche di prodotti agroalimentari di alto livello, che hanno contribuito ad accrescere la fantasia di molti cuochi e gourmet internazionali. Il vitigno del Prosecco, dal 2009 chiamato “Glera“, che ha tralci color nocciola e produce grappoli grandi e lunghi, con acini giallo-dorati, risale a oltre 3000 anni fa. Sulle colline attorno a Trieste i Romani cominciarono a coltivare la vite e a vinificare il Pucinum, l’antenato del Prosecco che probabilmente era un vino rosso. Dal Duecento, il territorio del Prosecco produsse un ottimo vino bianco considerato curativo, il Ribolla, che poi venne trapiantato sulle colline che vanno da Conegliano sino a Valdobbiadene, dove trovò il suo habitat ideale.
Davvero una bella storia ed un libro bellissimo che ho avuto il piacere di approfondire (e continuerò a farlo, viste le numerose interessantissime ricette che partono dall’aperitivo e arrivano al dolce di cui è ricco) grazie a Mondadori Electa e Rizzoli Libri insieme a Bottega Spa per cui ho preparato la recensione nella Redazione di Inkbooks. In questo caso la ricetta originale della trota al pomodoro è un po’ più complessa in quanto andrebbero utilizzati i pomodori freschi lavorandoli fino ad ottenere una polpa. Io, per velocizzare i tempi come mi richiede il blog, ho utilizzato una polpa di pomodoro di qualità già pronta ed ho aggiunto un peperoncino per dare un tocco piccante al piatto, che è piaciuto davvero moltissimo.
Titolo: I 100 piatti del Prosecco
Autori: Sandro Bottega
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 192
Prezzo: 19.90€
Tempo di preparazione | 20 minuti |
Tempo di cottura | 20 minuti |
Porzioni |
persone
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- 2 Trote
- 200 gr polpa di pomodoro
- mezza Cipolla rossa di Tropea
- 1 spicchio Aglio
- 1 cucchiaino Semi di finocchio
- 1 ciuffo Prezzemolo
- 3 cucchiai Olio evo
- qb Sale rosa dell'Himalaya
- 1 peperoncino facoltativo
Ingredienti
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- Pulire le trote dalle interiora, sciacquarle ed asciugarle.
- Sfilettarle e privarle delle spine.
- In una larga padella soffriggere in 2 cucchiai d'olio la cipolla tritata, lo spicchio d'aglio schiacciato, il prezzemolo tritato ed i semi di finocchio.
- Versare la polpa di pomodoro, il peperoncino sbriciolato e cuocere per una decina di minuti. Salare.
La nostra gustosa trota al sugo di pomodoro è pronta!
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