La schiacciata con l’uva altro non è che una focaccia all’uva squisitamente dolce.
La schiacciata all’uva è una tipica ricetta della cucina toscana. Appartiene alla categoria dei “piatti poveri di una volta“, quelli che spesso regalano più soddisfazioni!
Veniva preparata al tempo della vendemmia e portata nelle sagre contadine per essere gustata in compagnia.
Ho deciso di preparare questa deliziosa focaccia dolce non solo per la sua bontà, ma anche per una storia…
Quando ero piccola, proprio sotto casa mia c’era un piccolo panificio.
Ogni volta che scendevo, il profumo del pane, delle brioches e di tutti i prodotti appena sfornati mi attirava come un’incantesimo.
Ma, ciò che più mi convinceva ad entrare, era un profumo particolare: quello della focaccia dolce che il signor Mario preparava due volte al giorno per soddisfare le richieste dei clienti del suo panificio.
Era un sapore indescrivibile, semplice ma buonissimo, di quelli che ti coccolano ancora prima dell’assaggio e, questa focaccia impreziosita dall’uva fragola, me lo ricorda un po’ 🙂
Tempo di preparazione | 35 minuti |
Tempo di cottura | 40 minuti |
Tempo Passivo | 15 ore |
Porzioni |
persone
|
- 100 gr lievito madre rinfrescato
- 300 gr Farina Manitoba
- 200 gr Farina tipo 1
- 300 ml Acqua
- 150 gr zucchero
- 10 gr Sale rosa dell'Himalaya
- qb Olio evo
- 1 grappolo Uva fragola
Ingredienti
|
- Nell'impastatrice inserire le due farine insieme al lievito madre rinfrescato e riposato per un'oretta. Aggiungere l'acqua e cominciare a lavorare inserendo per ultimi il sale e l'olio.
- Dopo una lavorazione di circa 10-15 minuti trasferire l'impasto in una ciotola unta d'olio, coprire con pellicola e mettere in frigorifero per 12 ore.
- Stendere con le dita la prima parte in una teglia rettangolare di 30 x 40 cm. oliata e cospargerla con la metà degli acini di uva e metà dello zucchero.
Sentirete che bontà!
L'unico appunto che mi sento di darvi riguarda i semi dell'uva fragola che sono un po' più grandi di quelli dell'uva classica e possono dar fastidio all'assaggio.
Se pensate che possano essere difficili da mangiare, prima di utilizzarli è necessario svuotare gli acini ma, se riuscite a mangiarli, sappiate che fanno davvero molto bene al nostro organismo!
Infatti sono ricchi di antiossidanti e per questo ci proteggono dai radicali liberi mantenendoci giovani e stimolando la produzione di collagene.
In più:
- Rivitalizzano e rinforzano i capelli prevenendone la caduta.
- Proteggono la vista (soprattutto per chi trascorre molte ore davanti al pc) grazie alla vitamina E.
- Sono dei preziosi antinfiammatori e proteggono da patologie come artrite, dermatite, sinusite, colite, gastrite, infezioni urinarie e disturbi intestinali
- Proteggono il nostro cuore grazie ai flavonoidi in essi contenuti che rinforzano i vasi sanguigni e tengono sotto controllo la pressione sanguigna.
- Aiutano l’organismo a smaltire eventuali farmaci in eccesso o altre sostanze dannose che, una volta entrati in circolazione, il corpo fatica ad eliminare.
Se anche voi amate avere le mani in pasta, date un'occhiata alla mia sezione pane e lievitati.
E se vi è piaciuta la ricetta, e seguitemi sui miei canali social, mi trovate qui:
- Facebook
- Instagram
- Twitter
Alla prossima ricetta!
I miei libri "Le mie ricette di primavera", "Le mie ricette d'estate", "Le mie ricette d'autunno", "I miei Menù di Natale" e la novità "Le mie ricette d'Inverno" sono ora disponibili sia in versione cartacea che ebook su Amazon!