La storia dei grissini torinesi ha inizio nel 1668, quando, per ordine del medico di corte che aveva in cura il giovane futuro re Vittorio Amedeo II (mingherlino per la sua età e di salute piuttosto cagionevole), il fornaio Antonio Brunero preparò dei bastoncini di pane sottili, privi di mollica e pertanto molto più digeribili .
Al futuro re piacquero talmente tanto che usava sgranocchiarne in quantità anche mentre assisteva ad un’opera al teatro Regio di Torino.
Nacque così il gherssin, destinato a diventare il grissino che oggi tutti conosciamo.
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