Frittata di Buon Enrico

La leggenda narra che Enrico IV di Navarra,  nel 1600,  decise di aprire i cancelli del suo parco reale alla popolazione affamata, permettendole di cibarsi di erbe selvatiche.

Per gratitudine, la popolazione gli dedicò una pianta: quel gradevolissimo spinacio selvatico che ogni cucina montana conosce (Chenopodium bonus-henricus, o Buon Enrico), nutriente e molto ricco di ferro e vitamina B1.

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Frittata di Buonenrico
Cucina Italiana
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 10-15 minuti
Porzioni
persone
Ingredienti
Cucina Italiana
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 10-15 minuti
Porzioni
persone
Ingredienti
Istruzioni
  1. Dopo aver raccolto il Buon Enrico nel mio giardino l'ho lavato con diversi risciacqui ed asciugato.
    Dopo aver raccolto il Buon Enrico nel mio giardino l'ho lavato con diversi risciacqui ed asciugato.
  2. In una larga padella ho messo olio, aglio e peperoncino e fatto scaldare.
    In una larga padella ho messo olio, aglio e peperoncino e fatto scaldare.
  3. Quindi ho tuffato gli spinaci selvatici.
    Quindi ho tuffato gli spinaci selvatici.
  4. E lasciato appassire qualche minuto.
    E lasciato appassire qualche minuto.
  5. Intanto ho frullato le uova con il pecorino, il parmigiano ed il Kefir (in mancanza yogurt), insieme a sale e pepe.
    Intanto ho frullato le uova con il pecorino, il parmigiano ed il Kefir (in mancanza yogurt), insieme a sale e pepe.
  6. Ho aggiunto tutto nella pentola e, dopo aver amalgamato gli ingredienti.
    Ho aggiunto tutto nella pentola e, dopo aver amalgamato gli ingredienti.
  7. Ho messo le fette sottilissime di salamino piccante disposte qua e là. Ho coperto la pentola e lasciato cuocere per circa 8-10 minuti.
    Ho messo le fette sottilissime di salamino piccante disposte qua e là. Ho coperto la pentola e lasciato cuocere per circa 8-10 minuti.
  8. Et voilà, la mia frittata super buona è pronta!
    Et voilà, la mia frittata super buona è pronta!
Recipe Notes

Il Buon Enrico, chiamato in dialetto bergamasco “Parüch” o “Farinel”, è un’erba tipica della montagna, ricca di ferro tanto da essere anche definita “spinacio selvatico”.
E’ facile raccoglierlo vicino alle baite, in prossimità delle malghe e delle cascine e le sue foglie verdi triangolari al tatto sono farinose.
Io me lo sono procurato in montagna, piantandone poi le radici nel mio giardino ed ora ne gusto il buon sapore in diversi momenti dell'anno, soprattutto cucinandolo con i pizzoccheri!

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