Il nome crauti deriva dal tedesco kraut che significa erba.
Altri nomi con cui possiamo trovarli sono: cavoli acidi, cappucci acidi o salcrauti.
I crauti sono una specialità del Tirolo e dell’Alto Adige.
Possono essere preparati mediante fermentazione naturale, ma la ricetta dei crauti che vi mostrerò permette di prepararli in maniera molto più rapida, cuocendoli ed acidificandoli alla fine della cottura.
La ricetta originale prevede l’utilizzo dei cavoli bianchi, mentre io ho preferito utilizzare il cavolo viola perché è più saporito e poi il viola è il colore di Luciana in cucina!
Tempo di preparazione | 30 minuti |
Tempo di cottura | 2 ore |
Porzioni |
persone
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- 1 Cavolo cappuccio
- abbondante sale rosa
- 100 ml aceto di vino rosso
- 100 ml Olio evo
- 1 spicchio Aglio
- 2 foglie Alloro
- 8 bacche Ginepro
- abbondante pepe nero
- 1 Mela
- 3 rametti Timo
Ingredienti
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- Metterli in una casseruola con olio, aglio, alloro, timo, grani di pepe e bacche di ginepro.
A me piace mangiarli così da soli oppure abbinati a carni, o ancora meglio, con i classici wurstel tedeschi accompagnati da abbondante senape.
Una vera goduria!
Altri secondi con cui si possono abbinare sono:
Entrambe le ricette sono realizzate con la cottura a bassa temperatura, un metodo di cottura che amo particolarmente.
Qui trovi l'articolo sulla cottura a bassa temperatura che ho scritto e in cui spiego come cuocere a bassa temperatura e tutti i vantaggi di questa metodologia.
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