Oggi vi parlo di una prelibatezza originale del nostro territorio italiano, l’Arvortolo dell’Umbria, spesso offerto durante le festività o nelle sagre locali.

Il suo nome deriva dal gesto di “rivoltare” la pastella durante la cottura in una piccola padella (arvoltare in dialetto perugino).

Una squisitezza che può essere gustata sia in versione salata che dolce, molto simile allo gnocco fritto emiliano e ad una pizza fritta, semplicissimo da preparare: bastano farina, acqua, olio e sale, si prepara l’impasto e, dopo un breve riposo, si tuffa in olio bollente.

Si accompagna ottimamente con un bel prosciutto umbro dai sapori decisi o altri affettati, formaggi o ancora verdure grigliate. Per la variante dolce è sufficiente sostituire il sale con lo zucchero.

Per prepararli ho utilizzato dell’ottima farina di grano tenero tipo 00 per grandi lievitati del Nuovo Molino di Assisi, inviatami da Food Italiae, un’azienda sita nel cuore dell’Umbria molto attenta alla qualità e alla sostenibilità.

Food Italiae produce solo prodotti made in Italy, dotati di tecnologia blockchain: in questo modo possiamo tracciare la vita del prodotto e delle materie prime di cui è composto.

In questa ricetta vi propongo la versione dolce dell’Arvortolo, che ho gustato insieme ai miei familiari in visita per festeggiare il Natale, accompagnandolo con il vino, un Grechetto di Montefalco, sempre gentilmente offerto da Food Italie.